Il Corallo
Oggi parlerò delle tipologie di corallo, che ne sono tante, ma cercherò di darvi un’illustrazione generale di quelle più importanti:
Da premettere che tutti i coralli, laddove sono in crescita, sono vietati dalle autorità, mentre dove c’è la possibilità di raccolta e quindi c’è autorizzazione, c’è possibilità di raccoglierlo.
Innanzitutto parliamo del CORALLO DEL MEDITERRANEO, che è quello più usato dagli artigiani, in quanto è raccolto in tutto il bacino del Mediterraneo, comunemente chiamato anche corallium rubrum.
Potete riconoscerlo dal colore che va dall’arancio al rosso scuro, presentando una tonalità più o meno uniforme ed è indicatissimo per la lavorazione delle collane, cabochons, gocce e pendenti
Poi c’è il CORALLO PELLE D’ANGELO, dovete sapere che esso viene raccolto in Giappone, ha un colore rosa, ma dovete sapere che presenta anche un’anima di calcare bianco, che nella lavorazione del corallo, meno si vede quest’anima di colore bianco ed il prezzo più sale.
Quanto il rosa è compatto, senza macchie, si può parlare di pezzo raro
E’ un corallo raro, perché quasi introvabile e viene lavorato per cabochon , anelli ed orecchini, raramente per collane, essendo raro è razionalizzato al massimo.
Vi presento poi il CORALLO SCIACCA il nome scientifico è Corallium rubrum, esso ha un colore arancio dal chiaro allo scuro, viene raccolto di solito nei mari di Sciacca, è un corallo subfossile, in quanto databile ad alcuni milioni di anni fa.
Infatti dovete sapere che i ricercatori, ancora oggi non si riescono a spiegare , comne un materiale organico qual è il corallo, possa essere soggetto a decomporsi e sia arrivato a noi dopo tanti anni, si pensa infatti ad un processo chimico.
Indicato per farne spille, bottoni, spole,cannette.
Ancora oggi si può trovare un po di grezzo, ma difficilmente reperibile, in quanto le aziende più antiche lo conservano come reliquie.
Abbiamo un corallo meno importante qual è il CORALLO NERO, meglio definito come sottofamiglia degli Octocoralli, ossia quelli che normalmente vengono lavorati.
Esso raccolto nei tropici, ma si può trovare trova anche nei mari della Nuova Zelanda.
Ha un colore che va dal marrone al nero, ed è abbastanza duro da poterlo lavorare. Dovete sapere che il valore del corallo nero è molto basso, ma spesso chi li propone parla di rarità, meglio diffidare.
Questo oggetto vale molto poco sia perché questa sostanza è molto diffusa, sia perché le lavorazioni che vi vengono eseguite sono di scarsissimo valore tecnico e niente artistico
Tuttavia a mio avviso per sfruttare il corallo nero è indicato per le collane, al posto dell’onice o agata nera. Ha un valore particolare di bellezza.
Ed infine vorrei parlarvi del CORALLO MISS che è di colore bianco, bianco rosato e rosa pallido,
L’area di raccolta dal Giappone alle Filippine, a volte viene confuso con la Pelle d’angelo, ed è usato per ricavare pallini e cabochons dal bel colore rosa pallido.
I coralli sono comunque una rarità, in tutte le tipologie, e l’uomo ne è riuscito ad esaltare il suo valore.
Da premettere che tutti i coralli, laddove sono in crescita, sono vietati dalle autorità, mentre dove c’è la possibilità di raccolta e quindi c’è autorizzazione, c’è possibilità di raccoglierlo.
Innanzitutto parliamo del CORALLO DEL MEDITERRANEO, che è quello più usato dagli artigiani, in quanto è raccolto in tutto il bacino del Mediterraneo, comunemente chiamato anche corallium rubrum.
Potete riconoscerlo dal colore che va dall’arancio al rosso scuro, presentando una tonalità più o meno uniforme ed è indicatissimo per la lavorazione delle collane, cabochons, gocce e pendenti
Poi c’è il CORALLO PELLE D’ANGELO, dovete sapere che esso viene raccolto in Giappone, ha un colore rosa, ma dovete sapere che presenta anche un’anima di calcare bianco, che nella lavorazione del corallo, meno si vede quest’anima di colore bianco ed il prezzo più sale.
Quanto il rosa è compatto, senza macchie, si può parlare di pezzo raro
E’ un corallo raro, perché quasi introvabile e viene lavorato per cabochon , anelli ed orecchini, raramente per collane, essendo raro è razionalizzato al massimo.
Vi presento poi il CORALLO SCIACCA il nome scientifico è Corallium rubrum, esso ha un colore arancio dal chiaro allo scuro, viene raccolto di solito nei mari di Sciacca, è un corallo subfossile, in quanto databile ad alcuni milioni di anni fa.
Infatti dovete sapere che i ricercatori, ancora oggi non si riescono a spiegare , comne un materiale organico qual è il corallo, possa essere soggetto a decomporsi e sia arrivato a noi dopo tanti anni, si pensa infatti ad un processo chimico.
Indicato per farne spille, bottoni, spole,cannette.
Ancora oggi si può trovare un po di grezzo, ma difficilmente reperibile, in quanto le aziende più antiche lo conservano come reliquie.
Abbiamo un corallo meno importante qual è il CORALLO NERO, meglio definito come sottofamiglia degli Octocoralli, ossia quelli che normalmente vengono lavorati.
Esso raccolto nei tropici, ma si può trovare trova anche nei mari della Nuova Zelanda.
Ha un colore che va dal marrone al nero, ed è abbastanza duro da poterlo lavorare. Dovete sapere che il valore del corallo nero è molto basso, ma spesso chi li propone parla di rarità, meglio diffidare.
Questo oggetto vale molto poco sia perché questa sostanza è molto diffusa, sia perché le lavorazioni che vi vengono eseguite sono di scarsissimo valore tecnico e niente artistico
Tuttavia a mio avviso per sfruttare il corallo nero è indicato per le collane, al posto dell’onice o agata nera. Ha un valore particolare di bellezza.
Ed infine vorrei parlarvi del CORALLO MISS che è di colore bianco, bianco rosato e rosa pallido,
L’area di raccolta dal Giappone alle Filippine, a volte viene confuso con la Pelle d’angelo, ed è usato per ricavare pallini e cabochons dal bel colore rosa pallido.
I coralli sono comunque una rarità, in tutte le tipologie, e l’uomo ne è riuscito ad esaltare il suo valore.
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