Agata

L’agata è una forma di calcedonio e fa parte della famiglia dei quarzi microcristallini. Questa elegante pietra prende il nome dal fiume Achates in Sicilia, oggi chiamato Dirillo.
Le agate si formano nelle cavità delle rocce vulcaniche sotto forma di depositi a forma rotondeggiante o a mandorla. Le tipiche striature dell’agata sono dovute all’ossidazione del manganese, del ferro e di altri minerali.

Al di là delle caratteristiche tecniche, sappiamo di sicuro che l’agata è una gemma bella ed elegante, caratterizzata da una grande durezza, ed è molto desiderata fin dall’antichità: in Oriente era usata già nel 3000 a.C. sia per la realizzazione di ornamenti che per la produzione di vasi.

Nell’Antica Roma, invece, ne veniva esaltato il pregio realizzandone cammei e sigilli – le agate venivano lavorate tramite una tecnica particolare di taglio, grazie alla quale vi si potevano incidere disegni e figure.

L’agata è citata persino nella Bibbia: è una delle gemme del pettorale di Aronne, mentre la sardonice, una varietà di agata, fa parte delle dodici pietre che andarono a comporre le fondamenta del muro di Gerusalemme.

Nel Medioevo l’agata è stata rivestita di poteri positivi: era usanza, infatti, legare un’agata alle corna dei buoi in modo che propagasse i suoi effetti benefici sul raccolto futuro.